giovedì 28 luglio 2016

[Recensione] Dungeon Punks - PS4


C'era un periodo dove i cosiddetti "Brawler Game" erano tra i videogame più apprezzati e usati da parte degli appassionati


Si parla del periodo che parte dalla fine degli anni 80. Il capostipite fu Double Dragon, e poi ne arrivarono molti altri... su tutti, impossibile non menzionare Final Fight e Golden Axe, ma in quei meravigliosi anni di giochi di questo tipo ne sono usciti un'infinità. E chi ha frequentato sale Arcade, sa cosa voglio dire...

Nel corso degli anni, a causa soprattutto di impianti e piattaforme sempre più potenti e soprattutto l'avvento di tonnellate di giochi dal gameplay sempre più sofisticato, questo genere è stato messo sempre più in ombra. Non è però mai morto del tutto, e giochi come Viewtiful Joe, God Hand (diverso, ma pur sempre un brawler), Castle Crashers, Guacamelee e soprattutto Dragon's Crown sono state delle piccole grandi perle incastonate della storia dei videogame, e nessuno potrà rimuoverle. Sono esempi di "brawler 2.0", giochi che sono riusciti a portare innovazioni particolari al genere pur non snaturandolo più di tanto

Ma oggi, nel 2016 inoltrato, c'è ancora spazio per questo tipo di giochi? Hyper Awesome Entertainment, sviluppatore di questo Dungeon Punks, prova a darci una risposta positiva. Saranno stati convincenti?



Picchiare con il cervello



Chiariamolo immediatamente: Dungeon Punks fa sicuramente parte della schiera dei "brawler 2.0", quindi si picchia tantissimo ma lo si fa con un approccio più moderno e con l'inserimento di elementi RPG che danno al prodotto un po di profondità in più. Tutte cose che, per ovvi motivi, non erano incluse in passato. O almeno, nel 95 % dei casi.

A differenza di titoli simili, si gioca in compagnia anche quando si è da soli. Mi spiego: le partite prevedono la costruzione di un team composto da tre personaggi, e gli slot vengono riempiti dalla IA, qualora dovessero mancare i giocatori in carne e ossa. Più avanti poi, avanzando per i livelli del gioco, si sbloccherà anche la funzione Tag che permette di poter cambiare in tempo reale il personaggio con un altro scelto in precedenza, per gestire al meglio le risorse e per sfruttare combo e abilità di coppia durante i combattimenti. E la cosa, si applica per tutti e tre gli slot, portando di fatto a sei il numero di personaggi che si possono gestire contemporaneamente. Un'idea interessante e che mi è particolarmente piaciuta, anche perché spinge inevitabilmente a dare giusta importanza a tutti i personaggi in nostro possesso

Ma Dungeon Punks è un "brawler 2.0" perché ci sono gli elementi RPG. Se vi ricordate del bellissimo Dragon's Crown, sapete già cosa aspettarvi. Ci sono i punti esperienza, ci sono monete d'oro da raccogliere e accumulare, ci sono i negozi di armi, ci sono le quest secondarie, c'è un minimo di gestione sui parametri dati dalle armi, e c'è anche un po di storia. Elementi che aggiungono spessore al prodotto ma che non sono eccessivamente invasivi, anche per chi non ama particolarmente il genere RPG.

Avanzare per i 12 livelli del gioco è complessivamente piacevole, e gli amanti del genere troveranno di sicuro il feeling dei cari vecchi esponenti storici del genere menzionati in apertura. Si avanza, si menano mazzate a non finire, si incontrano un gran numero di nemici, si gestiscono le magie e le rare mosse "pulisci schermo" . Il tutto accompagnato da uno stile visivo riuscitissimo con personaggi e ambienti ben disegnati e interessanti e da un buon sottofondo musicale.



Mi si intrecciano i diti!



Merita un paragrafo dedicato la particolare mappatura tasti pensata per il videogame. In giochi del genere è fondamentale poter usare pochi tasti al momento giusto, visto che non c'è poi molto tempo per ragionare. Stiamo pur sempre parlando di un picchiaduro a scorrimento e le pause non sono molto frequenti e anzi sono praticamente inesistenti nelle fasi di combattimento.

Il tasto X serve per gli attacchi base e, in abbinamento alla croce direzionale, per raccogliere gli oggetti che cadranno dai nemici. Una soluzione che personalmente non mi ha molto convinto, in tutta onestà: sarebbe stato molto meglio far raccogliere gli oggetti semplicemente al passaggio, senza alcun tasto da premere. La soluzione adottata a volte crea confusione e ci fa spesso attaccare involontariamente, nel tentativo di prendere gli oggetti. Bisognerebbe quindi avere l'accortezza e la lucidità di fare raccolta solo dopo aver fatto piazza pulita dei nemici...e non è una cosa cosi immediata.

Le magie specifiche dei personaggi vengono riservate soprattutto al tasto Quadrato, in abbinamento ad altri tasti presi soprattutto dalla croce direzionale. Questa idea è piuttosto convincente, e permette di avere le idee chiare sulle magie da utilizzare e non dover premere dei sotto-menu tipici dei Giochi di Ruolo di stampo Action. Abbiamo tutto a disposizione in tempo reale, basta ricordarsi i tasti da pigiare. Niente di impossibile, specie se vi concentrate ad usare un personaggio alla volta.

Il tasto Cerchio serve per la funzione tag e poi, insieme alla X, fa tanto amarcord. Serve per le "Super Magie" che non risparmiano nessun nemico presente sullo schermo, in pieno stile Golden Axe. E anche la gestione delle stesse è molto simile al gioco Sega: per usarle occorre prima raccogliere degli oggetti specifici sparsi nei livelli, e possiamo scegliere se accumularne un buon numero per scatenare un attacco devastante o usarle subito, ben consapevoli che gli effetti saranno però più blandi.

A chiudere il quadro, ci pensano il tasto Triangolo e i tasti dorsali L2 e R2: il primo è riservato all'utilizzo delle pozioni curatrici utili sia per la propria salute che per "resuscitare" i compagni caduti in battaglia, mentre gli altri servono per azioni difensive come la parata e la schivata. Una mappatura complessivamente interessante e certamente un po diversa dal solito, che richiede un po di apprendimento iniziale ma che si dimostra molto efficace.



Controlla il cavo LAN!


Un altro fattore importante per la buona riuscita di un titolo del genere è il comparto multiplayer, e Dungeon Punks in questo senso soddisfa a metà. Il gioco va ovviamente molto bene quando si gioca in locale: il supporto è fino a tre utenti come si può intuire e diverte abbastanza, come tutti i giochi di questo genere. Online invece ci sono problemi...nel senso che non c'è. Ed è una mancanza davvero grave, che fa perdere molto appeal al prodotto intero, non è sempre facile trovare persone in carne e ossa disposte a condividere la propria passione...

Un vero peccato, anche perché le potenzialità di un bel comparto online c'erano tutte. Il gioco ovviamente si prestava bene ad un multiplayer co-op, e c'erano spazi interessanti anche per un bel Versus, cosa tra l'altro introdotta in locale con la particolare modalità Joust, che si sblocca e arricchisce man mano che si completano i vari livelli di gioco. E' una modalità interessante, che vede affrontarsi in modalità Versus fino a tre contendenti in stage fissi con la presenza dei nemici a "dare fastidio" in modo del tutto casuale, come avviene durante la Storia. Basi e funzionalità importanti, che però dovevano trovare concretezza anche online. Davvero inspiegabile questa assenza.



La rete 4G, funziona?



Non si fa assolutamente fatica a definire Dungeon Punks come un buon gioco, pochi dubbi su questo. E' accessibile ma al contempo profondo, è adatto per qualsiasi tipo di sessione di gioco, è "ignorante" ma permette anche un minimo di gestione, ha un aspetto visivo davvero gradevole e in compagnia diverte. La clamorosa mancanza di una forma di multiplayer online non può però essere trascurata ed è il difetto principale del gioco, se si tralascia qualche problema di poco conto. Gli appassionati dei picchiaduro a scorrimento non dovrebbero comunque lasciarselo scappare soprattutto se hanno modo di poterselo godere in compagnia, perché ha tutti gli elementi necessari e anche qualcosa in più: una buona campagna, la modalità Versus, e la sempre affascinante modalità Nuova Partita+, oltre ovviamente ai Trofei che ci spingono davvero a spremere tutto dai personaggi giocabili. Non raggiunge evidentemente i picchi di Dragon's Crown, sua evidente fonte di ispirazione principale, ma può sicuramente ritagliarsi un buon numero di appassionati. La prossima volta però, cara Hyper Awesome Entertainment, occorre un po più di coraggio in più. Ok?



Cosa piace:
  • Aspetto visivo bellissimo: personaggi, ambientazioni...tutto ben disegnato
  • Mappatura tasti un po diversa dal solito, ma quasi sempre efficace.
  • Buona varietà, ci sono un po di cose da fare
  • Molto interessante la modalità Joust



Cosa non piace:
  • Spesso è un po confusionario
  • Qualche effetto grafico sembra realizzato un po troppo superficialmente
  • Il fuoco amico sarà pure realistico, ma stufa e infastidisce dopo un po. Ma si può disattivare, per fortuna
  • Niente multiplayer online...davvero un peccato